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You don’t go to Tanelorn to be alone, it’s not
a place for solitude. Of course, the everyday world remains outside the walls
of the city, and you remain safely inside, but that doesn’t mean that you can’t
share with others the sanctuary they offer. Everyone has a reason of their own
to seek out Tanelorn. Personally, I felt like my identity had been shattered,
and the pieces scattered around the world. I am trying very hard to collect
them, and I needed a place in which to rest while I gathered my fractured self,
shard after shard.
"Conquests of Camelot" - front cover |
Julia is a very passionate and caring person.
She cares for the persons she loves, and in a proportionate measure, she cares
about the things she likes. Being an avid reader as much as I am, we often lend
each other books we think the other might like, and we have two very different
collections. One time, I was at her house, looking at the new wooden shelves in
which she had lovingly placed her books, and in a section about Avalon and the
Arthurian cycle, I found an item that immediately caught my eye.
It was a pristine copy of “Conquests of
Camelot: The Search for the Grail”, a videogame released by Sierra On-Line in
1989. When I say pristine, I mean it. The box, the slip cover, the disks (both
3.5 and 5.25 floppies), the manuals, the Sierra catalogue – when I saw the
latter I was overjoyed with nostalgia: all of my favourite graphic-adventure
games where there, as I expected – looked as if the copy had been bought that
same day. I was a huge fan of Space Quest and Police Quest as a kid, and being
able to examine in all its beauty such a well-preserved copy of “Conquests of
Camelot” was a real treat.
5.25" floppy disks |
3.5" floppy disks |
I like to think it was a bit of both, and maybe
it was fate. I had just started my quest to rebuild my Tanelorn, and that game
box, so well kept, so imbued with sentimental value, and so relevant to my
search, had popped up just at the right moment. Mind you, I didn’t think for a
second to ask Julia if she would part from the game, I merely wanted to admire
the contents of the box, and reminisce about the times I used to play that kind
of games. I asked if I could take some pictures, read the manuals, look at the
map… My friend was very happy to share her relic with me. Good feelings, good
memories.
A piece of my identity restored, a part of my
Tanelorn rebuilt.
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Non si va a Tanelorn per stare da
soli, non è un luogo di solitudine. Naturalmente, il mondo quotidiano rimane
fuori dalle mura della città, e tu rimani al sicuro al loro interno, ma questo
non significa che non si possa condividere con altri il santuario che esse offrono.
Ognuno ha la propria ragione per cercare Tanelorn. Personalmente, mi sentivo
come se la mia identità fosse stata frantumata, ed i suoi pezzi sparsi per il
mondo. Sto provando con molto impegno a riprenderli, ed avevo bisogno di un
posto dove riposare mentre raccoglievo il mio io spezzato, un frammento alla
volta.
World map |
Julia è una persona passionale e
premurosa. Ha grande cura delle persone alle quali vuole bene e, con le dovute
proporzioni, ha grande cura delle cose che le piacciono. Essendo un’avida
lettrice almeno quanto me, ci prestiamo spesso a vicenda libri che pensiamo
possano piacere l’un l’altra, ed abbiamo raccolte molto differenti. Una volta
ero a casa sua, che guardavo i nuovi scaffali sui quali aveva amorevolmente
riposto i suoi libri, e nella sezione su Avalon ed il ciclo arturiano trovai un
articolo che attirò la mia attenzione all’istante.
Game manual / Lore book |
Per certi versi il gioco era un
classico titolo Sierra, ma la quantità di ricerca che deve aver preceduto la
scrittura è ciò che fa la differenza. La creatrice del gioco Christy Marx, meriterebbe
un approfondimento tutto suo, essendo anche l’autrice del cartone animato “Jem”
ed avendo lavorato ad una gran quantità di altre serie animate televisive degli
anni ’80. Lei ed il marito Peter Ledger (un grande artista venuto a mancare nel
1994, purtroppo) crearono un prodotto di qualità, che considero una perla
sottovalutata del genere, e se avete la possibilità di giocarlo vi consiglio
fortemente di farlo. Ha anche l’accompagnamento di una meravigliosa colonna
sonora di Mark Seibert (“Police Quest II”, “Hero’s Quest a.k.a. Quest for Glory”,
“King’s Quest” V & VI, “Phantasmagoria”). “Conquests” è il solito ricevitore
di testo con grafica, ma come ho detto l’atmosfera e la cura al dettaglio fanno
la differenza in questo gioco. Me lo
sono veramente goduto, forse anche più di altri titoli Sierra, grazie anche al
suo tono serio ed all’accuratezza storica, mitologica e geografica.
Back of the box |
Mi piace pensare che si tratti un
po’ di entrambi le cose, e forse era destino. Avevo appena iniziato la missione per ricostruire la mia Tanelorn e la scatola di quel gioco, così ben
tenuta, così intrisa di valore affettivo, e così significativa per la mia
ricerca, era saltata fuori proprio al momento giusto. Sia chiaro, non mi sono
neanche sognato di chiedere a Julia se fosse disposta a dare via il gioco,
volevo semplicemente ammirare i contenuti della scatola, e abbandonarmi ai
ricordi dei tempi in cui giocavo quel genere di giochi. Le ho chiesto se potevo
fare delle foto, leggere i manuali, guardare la mappa… La mia amica è stata
felice di condividere la sua reliquia con me. Belle sensazioni, bei ricordi.
Un pezzo della mia identità
ripristinato, una parte della mia Tanelorn ricostruita.